Costruita negli anni ’60 come residenza privata di un ambasciatore asiatico e ispirata all’architettura di Kenzo Tange, la villa è caratterizzata da una matrice geometrica circolare da cui, come spinti da una forza centrifuga, si articolano tutti i volumi della struttura. Il progetto è stato pensato per mantenere un equilibrio tra elementi architettonici originali d’ispirazione orientale e alcuni più moderni inseriti in fase di ristrutturazione. Il lavoro ha interessato il primo livello della villa, suddiviso in due appartamenti di circa 80mq ciascuno. Per esplicite richieste dei due proprietari si è lavorato seguendo due linguaggi estetici differenti: linee pulite e stile moderno per uno dei due appartamenti e atmosfere rurali e stile country per l’altro.
La struttura architettonica originale, che è stata mantenuta inalterata conservando anche diversi elementi caratterizzanti come gli scuri in tek e la porta d’ingresso di legno intarsiato, ha ispirato in modo deciso la ridistribuzione degli spazi interni, in cui sono state enfatizzate e rilette in chiave contemporanea le direttrici curve.

Committenti: privati
Luogo: Roma
Superficie: 160mq
Stato: realizzato
Anno: 2013
Fotografie: Lorenzo Costumato